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domenica 18 agosto 2013

VIVE LA FRANCE

Si lo ammetto, sono innamorata della Francia, ci sono stata tre volte e ogni volta mi stupisce e mi affascina sempre di più.
Questa volta la meta del mio viaggio era la Provenza, ma soprattutto la lavanda e la fioritura eccezionale che generalmente si verifica all'inizio di luglio.
Come da noi anche in Francia l'estate è arrivata con un mese di ritardo, quindi i fiori non erano completamente aperti e le piantine non erano ancora arrivate a completa maturazione, ma in tutti i casi lo spettacolo meritava!
Siamo arrivati ad Avignone nel pomeriggio e abbiamo fatto un giro per la città, che in quel periodo ospitava il festival del teatro, stupendo, artisti di strada e spettacoli tutto il giorno.
 La primissima immagine è questa madonna dorata che svetta sulla chiesa di St.Pierre.
 Il palazzo dei papi, costruito in 30 anni sotto il pontificato di tre papi negli anni in cui erano fuggiti ad Avignone per salvarsi dalla violenza e dalla poca sicurezza di Roma. (1309-1377)
 Questo è l'interno della parte costruita da Benedetto XII detto palazzo vecchio, quella più antica e che è una vera e propria fortezza, muri molto spessi e alti, piccole finestre e pochi accessi.
 Questa è una parte della porta della chiesa di ST.Pierre, particolare che raffigura l'annunciazione
 Questo scorcio mi piaceva molto, è la parte interna delle mura che circondano il palazzo dei papi, lo spessore è impressionante.
 Il ponte di St. Benezet, che conserva solo quattro delle oltre venti campate di cui era formato inizialmente e che è protagonista di una famosa canzone, ma che io non conosco.
 Qui siamo nel bellissimo borgo di Fontaine de Vaucluse, di cui il Petrarca scrisse sulle splendide, verdi acque e soprattutto dove scriveva e pensava a Laura, la quale non seppe mai di questa passione. Anche qui la storia è struggente, il 6 aprile 1327 Francesco vede Laura in chiesa e perde letteralmente la ragione, ma il terribile destino la fa morire di peste esattamente 21 anni dopo, il 6 aprile del 1348. Sigh...
 Qui nasce la Sorgue da una cavità di cui ancora non si conosce la profondità, e che stranamente anche nei periodi in cui non piove per mesi, questa cavità è sempre rigogliosa, si ipotizza che nel sottosuolo ci possano essere delle falde che vengono alimentate addirittura dall'Italia, nella zona di Genova.

 L'acqua qui è veramente di un verde smeraldo che ti invoglia a tuffarti, non so se fosse possibile fare il bagno, in tutti i casi non eravamo attrezzate.
 Questa splendida ruota alimenta una serie di magli che anticamente battevano gli stracci per creare la carta, e ancora oggi all'interno si può seguire la formazione della pasta e della stesura dei fogli, messi ad asciugare sotto dei pesi e strizzati con torchi di legno. Che bello, forse questa parte mi ha interessato ancora di più della lavanda.
 La nostra guida ci ha spiegato che quella che comunemente chiamiamo lavanda, in verità è lavandina, una specie botanica creata dall'uomo innestando della canfora alla lavanda,infatti la vera lavanda cresce a più di 800 mt di altitudine ed è usata solo per scopi medici e per produrre profumi, (quindi tutti i profumabiancheria che abbiamo comprato sono di lavandina).
 Questa è la famosa abbazia di Senanque, che è riprodotta  in tante cartoline e davanti alla quale i monaci cistercensi coltivano e lavorano questa bellissima pianta. Come dicevo, la fioritura non è al massimo, ma a noi è piaciuta lo stesso.
 Qui siamo a Pernes les fontaines citta famosa per ospitare oltre 40 fontane, la maggior parte delle quali in abitazioni private, non visitabili,
 ci ha deliziato lo stesso per la meravigliosa vegetazione e la fioritura (non di lavanda).
 Eccoci al Arles, città con un glorioso passato e famosa anche perchè il grande Van Gogh soggiornò molto tempo stimolato dai colori di questa terra meravigliosa (pensiamo ai girasoli)
 Questa è l'antica necropoli, che come in tutte le città romane era situata nelle vie di accesso alla città, anche qui Van Gogh dipinse e si fece ispirare per varie tele.
 Il municipio della città e sulla destra la chiesa di St. Trophime.
 Questo è "L'espace Van Gogh" il vecchio ospedale dove fu ricoverato molte volte in seguito ai suoi attacchi di "follia" (gli artisti hanno vita dura, durissima, ne so qualcosa)
 Questo invece è l'interno dell'Arena che di epoca romana, è conservata in maniera quasi perfetta, è suggestivo ripercorrere gli stessi percorsi che i gladiatori o le belve seguivano per andare a morire o trionfare.
L'interno è ben conservato e rimangono solo due colonne chiamate, le due vedove.
Mi ripeto, ma VIVE LA FRANCE!!!!
Alla prossima, Virgi

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